VITTORIA PER AVERY DREHER E ALESSANDRO DI MARIO NELLA CLASSE BELLISSIMOTO TWINS CUP
Aprilia ha conquistato una doppietta al Barber Motorsports Park, terzo round del Campionato MotoAmerica, con l’Aprilia RS660 nella classe Twins. A vincere in Gara 1 Avery Dreher, mentre il successo in Gara 2 è andato al pilota italiano Alessandro Di Mario.
Avery Dreher, pilota del Team TopPro Racing Team, ha vinto la prima manche a Barber con quasi tre secondi di distacco. In una gara sul bagnato con tante cadute, Dreher è riuscito a imporsi conquistando la sua prima vittoria nella classe Twins Cup.
Seconda manche altrettanto positiva per Aprilia con il primo trionfo in categoria di Alessandro Di Mario, in partenza dalla pole position. Il pilota italiano è riuscito a riscattarsi dopo una scivolata in Gara 1, quando era in testa alla corsa. Completa il podio il suo compagno di squadra, Gus Rodio, con l’Aprilia RS660.
L’Aprilia RS 660 si conferma una delle moto più competitive della categoria Twins Cup. La vittoria in Gara 2 consente ad Alessandro Di Mario di lasciare l’Alabama in terza posizione in classifica con 86 punti. In testa al campionato, Gus Rodio con 109 punti e un vantaggio di 15 sul secondo in classifica. Il prossimo appuntamento della Twins Cup è in programma dal 31 maggio al 2 giugno sul circuito di Road America a Wisconsin.
AVERY DREHER
"Sono molto felice del risultato di Gara 1. Appena ho visto che iniziava a piovere, sapevo di avere una possibilità di vincere. L’obiettivo era partire bene e arrivare velocemente alle posizioni di vertice. Una volta in testa, ho cercato di guidare il più pulito possibile, senza sbavature”.
ALESSANDRO DI MARIO
"Sono riuscito a stabilire il nuovo record della pista nelle qualifiche. In Gara 1, non pensavo di andare così veloce sul bagnato. Dopo che Avery mi ha superato, ho cercato di restargli vicino. Poi è uscito il sole e non riuscivo a vedere nulla. Quando sono arrivato alla curva 3 ho perso il posteriore, ma sono riuscito a rialzare la moto e chiudere settimo. In Gara 2 ho solo cercato di gestire il vantaggio. Probabilmente avrei potuto andare un po' più veloce, ma l'anteriore scivolava tanto, quindi non volevo rischiare".